Per sintetizzare il concetto di RISCHIO usualmente si usa rappresentarlo con una formula :
dove
P = Pericolosità: la probabilità che un fenomeno di una determinata intensità si verifichi in un certo periodo di tempo, in una data area.
V = Vulnerabilità: la vulnerabilità di un elemento (persone, edifici, infrastrutture, attività economiche) è la propensione a subire danneggiamenti in conseguenza delle sollecitazioni indotte da un evento di una certa intensità.
E = Esposizione o Valore esposto: è il numero di unità (o “valore”) di ognuno degli elementi a rischio presenti in una data area, come le vite umane o gli insediamenti.
Quindi Rischio e Pericolo non sono dunque la stessa cosa: il pericolo è rappresentato dall’evento calamitoso che può colpire una certa area (la causa), il rischio è rappresentato dalle sue possibili conseguenze, cioè dal danno che ci si può attendere (l’effetto).
Per valutare concretamente un rischio, quindi, non è sufficiente conoscere il pericolo, ma occorre anche stimare attentamente il valore esposto, cioè i beni presenti sul territorio che possono essere coinvolti da un evento, e la loro vulnerabilità.
A denominatore della formula compare la Resilienza, un fattore che contribuisce a rendere il più piccolo possibile il rischio che insiste su una comunità. Maggiore sarà la Resilienza, minore sarà il rischio.
Ma che cosa è la Resilienza? Possiamo definire la Resilienza come la capacità di una comunità di affrontare gli eventi calamitosi, di superarli e di uscirne rafforzata o addirittura trasformata. Come? Attraverso la conoscenza del proprio territorio, attraverso la conoscenza di cosa fare se…, attraverso l’ aumento del proprio senso civico dell’ essere e del fare, attraverso la consapevolezza di avere informazioni tempestive ed efficaci.
I maggiori rischi gravanti sui territori dei Comuni di Buccino, Palomonte, Romagnano Al Monte, Ricigliano e Salvitelle, al fine di definire gli scenari degli eventi attesi sono: